LA GUERRA DI TROIA

Le prime notizie di una guerra riportate e quelle sulla Guerra di Troia è un celebre conflitto narrato nei poemi epici dell'Iliade di Omero e in altre opere della mitologia greca tra Achei (popolo di antichi Greci) e la città di Troia tra il 1250 A.C. al 1184 ca. A.C. Secondo la leggenda, la guerra scoppiò a causa del rapimento di Elena, regina di Sparta, da parte del principe troiano Paride. Elena era la moglie di Menelao, re di Sparta, che chiese aiuto al fratello Agamennone, re di Micene, per vendicare l'affronto e recuperare la moglie.

Agamennone radunò un'alleanza di re e guerrieri greci, tra cui Achille, Ulisse, Aiace e Diomede, e partì alla volta di Troia, una potente città fortificata situata nell'attuale Turchia. La guerra durò dieci anni e fu caratterizzata da episodi di eroismo, duelli tra campioni (come quello tra Achille ed Ettore)  e interventi degli dèi, schierati su entrambi i fronti.

Il conflitto si concluse con un astuto stratagemma ideato da Ulisse: il Cavallo di legno. I Greci finsero di abbandonare l'assedio, lasciando un enorme cavallo di legno come dono. I Troiani, credendo fosse un simbolo di resa, lo portarono dentro le mura della città. Di notte, i soldati nascosti al suo interno aprirono le porte di Troia ai Greci, che saccheggiarono e distrussero la città.

La guerra di Troia simboleggia il conflitto tra orgoglio umano e destino, e ha influenzato profondamente la cultura occidentale.

A causa della natura mitologica delle storia, dei pochi ritrovamenti archeologici non si può fare una stima certa delle vittime, si pensa sia tra gli 8000 - 10000 circa.